Fondo
De Santis:
il nucleo più consistente del fondo appartenuto
a Giuseppe De Santis, importante ed originale figura
del cinema neorealista italiano, è costituito
da 176 fra sceneggiature, soggetti, trattamenti originali
– spesso manoscritti – di film realizzati
e non, e dall’archivio privato del regista.
Esso comprende la corrispondenza intrattenuta a partire
dalla fine degli anni ’40 fino ai suoi ultimi
momenti di vita. Si tratta di lettere, telegrammi e
cartoline ricevute da amici, attori e registi (citiamo
solo ad esempio Raf Vallone, Serge Reggiani, Carlo Lizzani,
Gillo Pontecorvo, Bertolt Brecht, Joris Ivens), da numerosi
intellettuali italiani e stranieri (Libero de Libero,
Pietro Ingrao, Georges Sadoul, Jorge Amado ed altri)
conosciuti e frequentati durante la sua lunga e multiforme
attività artistica.
Il
fondo si compone, inoltre, delle testimonianze documentarie
inerenti, oltre che alla sua carriera cinematografica,
anche a quella di scrittore, di giornalista e di docente,
dal 1984, del Centro Sperimentale di Cinematografia.
A ciò si aggiunge una discreta collezione di
fascicoli di riviste italiane e straniere, soprattutto
edite nei paesi dell’Est europeo, ed un corpus
esiguo di libri.