Fondo Appierto:
Il fondo consta di 222 monografie di argomento vario
- si tratta essenzialmente di manuali ed enciclopedie
di tecnica del suono, tecnica fotografica, scienze applicate
e scienze matematiche – di 1 videoregistrazione
e di 1 audioregistrazione con prove di riverberazione
e di riflessione eseguite negli studi di Cinecittà.
Antonio Appierto (Capua 1925 - Roma 2003)
Ingegnere elettronico, frequenta il corso di fonica del
Centro Sperimentale di Cinematografia in cui si diploma nel 1951.
Lunghissima e prestigiosa la sua attività presso il C.S.C.; a
partire dal 1954 insegna Tecnica del suono e Sensitometria, cattedre
da lui tenute fino al momento della scomparsa; dagli anni Settanta e
fino ai tempi più recenti ricopre anche l'incarico di Cooordinatore
del corso di Tecnica del suono, che ha formato alcuni tra i migliori,
e più richiesti, fonici di presa diretta della nuova generazione.
Lavora allo stabilimento di sviluppo e stampa dell'Istituto Luce,
di cui è Direttore Tecnico fino agli anni Settanta; in tale ambito
cura l'edizione e la stampa dei più importanti film italiani, tra il
1957 e il 1976, avviando lo sviluppo della pellicola a colori e progettando
e costruendo le sviluppatrici per il colore. Dal 1965 al 1972 è alla 3M Italia,
responsabile dell'assistenza tecnica delle pellicole cinematografiche.
Docente di Tecnologia cinematografica all'Istituto di Stato per la
Cinematografia e la Televisione "Roberto Rossellini" di Roma, fino al 1995.
Nel 1949 è tra i fondatori dell'ATIC (Associazione Tecnica Italiana per la
Cinematografia), della quale è eletto ripetutamente Presidente.
Fin dal 1950 è socio della SMPTE Italia (Society of Motion Picture and Television Engineers).
È stato componente e ha presieduto numerose commissioni del Ministero del Turismo e dello Spettacolo.
Ha collaborato costantemente con la Formazione e Selezione Personale della RAI, tenendo e
curando corsi di adestramento per molte categorie di lavoratori tecnici.
Nel 1995 è stato tra i 100 artisti e tecnici del cinema italiano insigniti del titolo
di Commendatore della Repubblica per aver contribuito all'affermazione e allo sviluppo del cinema italiano nel mondo.
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